Tempestività: La somministrazione del colostro dovrebbe avvenire il più presto possibile dopo la nascita, idealmente entro le prime 6 ore. L’assorbimento degli anticorpi da parte dell’intestino del vitello diminuisce rapidamente con il passare del tempo. Una pratica comune è la “regola dell’1-2-3”: 1 solo latte (colostro, non latte di transizione), entro 2 ore dalla nascita, almeno 3 litri.

Qualità: La qualità del colostro è fondamentale e può variare da vacca a vacca. Un buon colostro dovrebbe avere un’alta concentrazione di immunoglobuline (IgG). Si può misurare la qualità del colostro utilizzando un rifrattometro Brix; un valore superiore al 22% è considerato di buona qualità (corrispondente a circa 50 mg/ml di IgG). Fattori come l’età della madre (le primipare tendono ad avere un colostro di qualità inferiore), la sua nutrizione e lo stato di salute influenzano la qualità del colostro. La vaccinazione della madre durante la gravidanza può contribuire a migliorare la qualità del colostro.

Quantità: È essenziale assicurare che il vitello riceva una quantità sufficiente di colostro. Generalmente, si raccomanda di somministrare almeno il 10-12% del peso corporeo del vitello nelle prime 12-24 ore di vita, suddiviso in più somministrazioni. Ad esempio, un vitello di 40 kg dovrebbe ricevere almeno 4-4.8 litri di colostro nelle prime ore.

Igiene: La raccolta e la somministrazione del colostro devono avvenire in condizioni igieniche per evitare la contaminazione batterica, che può compromettere l’assorbimento degli anticorpi e causare malattie nel vitello. È importante utilizzare attrezzature pulite per la mungitura, la conservazione e la somministrazione del colostro.

Conservazione: Se il colostro di alta qualità non viene somministrato immediatamente, può essere conservato. La refrigerazione (a 2-4°C) permette di conservarlo per circa 24-48 ore, mentre il congelamento (a -20°C) può mantenerlo per diversi mesi. È importante scongelare il colostro lentamente a bagnomaria o a temperatura ambiente, evitando il microonde che può denaturare le proteine degli anticorpi.

Somministrazione: Il colostro può essere somministrato al vitello tramite biberon o sonda esofagea, soprattutto se il vitello è debole o non ha un forte istinto di suzione. È fondamentale assicurarsi che il vitello deglutisca correttamente per evitare la polmonite ab ingestis.

Colostro di riserva: È buona pratica avere sempre a disposizione una scorta di colostro congelato di alta qualità proveniente da altre vacche sane della mandria, da utilizzare nel caso in cui la madre non produca colostro sufficiente o di buona qualità. È sconsigliabile mescolare il colostro di più vacche per evitare la potenziale diffusione di malattie.